Di fianco al letto e sopra al comodino, ho avuto per sette anni il Parsifal di Claudio Risè.
Una sera quasi per caso l’ho aperto…
Ricchissimo nella vicenda, nelle ambientazioni, nella descrizione dei personaggi e nel loro continuo rimando simbolico è essenzialmente un viaggio nell’iniziazione maschile all’amore sensuale. Un viaggio cruento, molto doloroso, comico, profondissimo.
Parsifal è all’inizio “un bambino proprietario del mondo”, che poi camminando impara, lentamente si piega, finalmente piange, e umile si rialza con un volto da uomo.
È il passo oltre il proprio ego. E’ un abbraccio alla vita. Al Padre.
Provocazione all’uomo di oggi più che a quello di ieri, Parsifal è una vittoria. E’ La vittoria.
La vittoria del grido sul capriccio, della responsabilità sul piagnisteo, del lasciare sul trattenere.
Del buttarsi nel desiderio sul timore.
Storia di una conversione.