Gaber Jannacci

Teatro cabaret canzone

Gaber Jannacci

90 minuti

Concerto comico

Adulti e ragazzi

Teatri, sale, spazi all'aperto

"Gaber Jannacci" è un concerto comico dove si ride molto e ci si commuove un poco. Davide Giandrini trascina il pubblico in un viaggio originale ed elegante nel vasto repertorio dei due grandi artisti milanesi. Un viaggio, rivisto e trasformato, tra teatro cabaret e canzone che ripercorre alcune delle loro canzoni più rappresentative, oltre a diverse incursioni nei numerosi brani “nascosti”. 

Un’ora e mezza di intrattenimento dove il pubblico partecipa, canta e si diverte. Tra un brano e l’altro fanno da cornice alcuni racconti e aneddoti tratti dagli incontri che lo stesso Giandrini ha avuto con loro nel corso degli anni novanta. 

Lo spettacolo, distribuito dal 2004 con ottimo successo, ha al suo attivo oltre 180 repliche in giro per l’Italia ed in alcuni paesi europei.   

GLI INCONTRI CON ENZO JANNACCI

Abitavo a Milano a pochi passi dallo studio medico di Enzo Jannacci. Alla fine degli anni settanta ricordo che domandavo   a   mia   madre   di   uscire   nel   primo   pomeriggio   perché   a   quell’ora   c’erano   più probabilità di incontrare   “quel   signore   con   la   Lambretta   che   canta”.   Ed   infatti,   spesso,   capitava   l’occasione e quando Jannacci si fermava al tabaccaio sotto casa subito lo raggiungevo. Era, per me bambino, uno diverso dagli altri. Aveva tempi e modi diversi del dire. Tempi e modi diversi nel muovere   il  corpo.   Uno  strano  simpatico  a  cui  ridevano   gli  occhi.   Da   allora  in  poi  ho  avuto   il  piacere di incontrare Jannacci molte volte.

Nel 2004 al Primo Festival Gaber a Viareggio è stato bello lavorare sullo stesso palco. Interessante guardare il suo modo libero di provare, di prepararsi. Cosa ricordo oltre a tutto il suo lavoro? Cosa rimane in me di questi incontri?

Ho sempre avvertito Jannacci come un uomo molto intelligente ed in rapporto con la sua parte più profonda. Una parte si, “stralunata” e inspiegabile agli occhi di chi brama la norma, però vera. Era lui.

Di Jannacci ricorderò senz’altro la figura di un uomo che ha saputo tuffarsi nel fiume. Senza provare a nuotare. Si è lasciato fare. Pur di essere sé stesso. 

GLI INCONTRI CON GIORGIO GABER

Giorgio Gaber invece è stato il primo grande amore artistico.

La prima volta che lo vidi in palco fu nel 1988 mentre replicava “Il Grigio” al Teatro Carcano di Milano. Ero un ragazzo di diciassette anni, magro come un hippy e con i capelli lunghi fino alle spalle.            

Ricordo che dovetti ricorrere alle poche risorse economiche per tornare a vederlo altre quattro volte in pochi giorni. Compresi nel tempo che guardandolo stavo in realtà decidendo quale sarebbe stata la mia professione.

L’ultima sera mi presentai in camerino: un signore elegante vestito di blu, dai modi cortesi e con una voce profonda che misurava con precisione le parole, mi accolse...

​Da allora, anche grazie a Paolo Dal Bon e Gianfranco Aiolfi, suoi stretti collaboratori, incontrai Gaber decine di volte per parlare di teatro, di musica, di un video che gli avevo inviato oppure di un libro che avevamo letto...

Autori

Davide Giandrini

Con

Davide Giandrini: voce - chitarra

Musiche

Basi originali di Giovanni Rosina

Service

Paola Rabaioli

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