Accade spesso e in diverse situazioni, che le persone rivolgano domande sul mio lavoro:
Com’è nata l’idea di fare l’Artista? Qual è stata la tua formazione? Chi è un’Artista e cosa fa quotidianamente? Ma è possibile vivere d’Arte?
Ed avendo frequentato alcuni colleghi, accade che le persone domandino: che tipo era Giorgio Gaber? Come preparava i suoi lavori? E quella volta che sei stato in Sardegna a casa di De André? Perché ami tanto Carmelo Bene? Quali sono stati i tuoi maestri?
E ancora: come ti viene l’idea di un testo? Quanto ci metti a scriverlo e a metterlo in scena? Perché la tematica del Padre è al centro del tuo lavoro?…
COSA FAREMO
Il “Mestiere dell’Artista” prova a rispondere ad alcune di queste domande, seguendo idealmente una traccia suddivisa in tre parti diverse.
La prima parte racconta della Vocazione: del come la Bellezza chiami, facendo nascere il desiderio.
La seconda del seguire un Maestro: del rimanerci attaccato tipo garzone di bottega.
La terza della Consacrazione : che ha a che fare molto con la commozione, e meno con la televisione.
Questo incontro, durante i quali porto spesso la chitarra per cantare qualcosa insieme, sono l’occasione per incontrare ragazzi che vorrebbero fare il mio lavoro e non sanno dove formarsi e dirigere le loro energie, ma anche adulti affascinati dall’Arte e dal mestiere più bello del mondo.