Archive for Aprile, 2017

Per i tuoi occhi chiari

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Il racconto, accompagnato da fotografie e videoproiezioni, ripercorre la vita del partigiano Aldo Gastaldi, ricordato con il nome di battaglia dell’omonimo torrente ligure: Bisagno.

La narrazione si snoda in forma poetica e diretta, dalla prima giovinezza fino alla morte, avvenuta a Desenzano del Garda il 21 maggio 1945. Il giovane Aldo Gastaldi, appassionato camminatore, rugbista e canottiere, è iscritto alla facoltà di Economia e Commercio all’Università di Genova quando, appena ventenne, viene chiamato alle armi.

“Bisagno”, cattolico e fortemente apartitico, guida certa e amorevole nei confronti dei suoi soldati, combatté sempre in modo fiero e umile, esponendosi direttamente in prima persona anche contro la politicizzazione delle formazioni partigiane.

Morì, secondo la versione ufficiale, mentre accompagnava a casa degli alpini, cadendo dal tetto dell’autocarro sul quale viaggiava e finendo poi sotto le ruote.
Negli anni successivi intorno alla sua morte nacquero numerosi sospetti.


“Continuerò a gridare ogniqualvolta si vogliano fare ingiustizie, e griderò contro chiunque, anche se il mio grido dovesse causarmi disgrazie o altro.” Bisagno

La grande storia di Abdon Pamich

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Settembre 1947. Immaginate un ragazzino di 13 anni. Indossa calzoncini, maglietta e scarpe da ginnastica. Sta fuggendo, insieme al fratello Giovanni, dalla sua amata Fiume. Senza la mamma. Senza il papà. Loro due. Da soli. Immaginateli di notte. A correre nel buio. Tra i binari della campagna. Per oltre cinque chilometri. Alla ricerca di un treno che li possa portare verso un futuro migliore. Più sicuro.

Quel ragazzino è diventato uno degli sportivi italiani nel mondo con il maggior numero di medaglie conquistate. Nella faticosa disciplina della marcia. Medaglia di bronzo ai Giochi di Roma del 1960, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo del 1964, e ancora due volte campione europeo e 40 titoli italiani.

Una storia che racconta del dramma delle foibe. Di quello che migliaia di italiani hanno dovuto subire dopo la seconda guerra mondiale, quando l’Italia, sconfitta, firmò il Trattato di pace che assegnava parte delle sue terre alla Jugoslavia di Tito.

Una storia profonda. Commovente. Con un finale braccia al cielo!


“Quando siamo tornati in patria. Non abbiamo trovato la patria” Abdon Pamich